Alla luce dei più recenti studi sull’argomento, anche gli ultimi dubbi sull’ipotesi di un legame tra vaccino trivalente, contro morbillo, rosolia e parotite, e disturbi dello spettro autistico sono scomparsi. La ricerca, pubblicata dalla rivista Jama, conferma che il legame non esiste. I dati confutano anche le teorie secondo cui l’immunizzazione potrebbe essere la scintilla che fa scattare la malattia.
95.000 bambini sono studiati per almeno cinque anni tra il 2002 e il 2012, il 2% dei quali con un fratello gia’ colpito da sindrome dello spettro autistico. Se fosse vero che il vaccino scatena l’autismo, si dovrebbero riscontrare percentuali piu’ alte della malattia in chi e’ gia’ piu’ predisposto. Non è stata trovata invece nessuna evidenza che aver ricevuto una o due dosi di vaccino trivalente sia associato con un aumento di rischio di autismo, neanche tra bambini che hanno un fratello maggiore con la malattia.
Quello coordinato da Anjali Jain del Lewin group di Falls Church, in Virginia, e’ l’ultimo di una lunga serie di studi sul tema. Ormai decine di studi hanno dimostrato che l’eta’ di inizio del diturbo non cambia tra bimbi vaccinati o non vaccinati, cosi’ come la loro gravità e ora sappiamo anche che non varia il rischio neanche in famiglie che hanno gia’ un caso.
La bufala su vaccini e l’autismo nasce da uno studio pubblicato su Lancet nel 1998 dal medico Andrew Wakefield, poi ritirato dalla rivista, ma che e’ ancora citato dai gruppi contro i vaccini e non solo. Lo studio appena pubblicato su Jama, ultimo di una lunga serie, e’ uno dei piu’ ampi, con un vasto numero di bambini coinvolti. Da quando e’ uscita la ricerca, poi rivelatasi falsa, che in teoria dimostrava un legame, i ricercatori di tutto il mondo hanno cercato di riprodurla, ma nessuno ci e’ riuscito. Nonostante questo non solo viene ancora citata da chi e’ contro i vaccini, ma in Italia abbiamo avvocati, consulenti di tribunali e persino sedicenti politici che si fanno un vanto di essere in contatto con l’autore, che nel frattempo e’ anche stato radiato dall’ordine dei medici.
Non dobbiamo basare le nostre scelte e quelle che riguardano i nostri figli, su credenze popolari o sul sentito dire. La scienza medica fa ogni giorno passi avanti e ignorarla è un atto dannoso e irresponsabile.