La terapia che mi è stata consigliata in sede di visita psichiatrica e che ho seguito è la terapia transazionale che, pur non essendo una psicoanalisi, indaga nel profondo, e di questo avevo bisogno perché il disagio era molto radicato.
Ho iniziato il percorso per la mia intolleranza ai rumori. Nel corso della terapia mi sono resa conto che altri “rumori” erano dentro di me. Erano i rumori della rabbia che covavo contro chi aveva fatto della mia vita, fin dall’infanzia, un fardello pesante, e che aveva fatto della mia persona un essere schiacciato dalla paura, dal pregiudizio e dal conformismo.
Oggi ho raggiunto la consapevolezza per essere in grado di metabolizzare il passato e so che posso accogliere il dolore della memoria senza morire di dolore. Posso tramutare la rabbia in attesa costruttiva senza restare vittima del meccanismo dei “giochi” a fronte di interazioni personali istintivamente aggressive.
So che oggi posso permettermi di non essere perfetta, di non dover avere una risposta a ogni domanda, di non dover guidare i passi degli altri ma piuttosto posso lasciare che altri si prendano cura di me. E se altri si prendono cura di me vuol dire che io “sono vista”, sono considerata. E se sono considerata, anch’io posso essere attore e non più spettatore. Non devo sobbarcarmi le scelte che non sono mie; posso dire di no perché mi rispetto, e senza rimorsi.
Posso permettermi di volermi bene, di coccolarmi, e lo faccio. Posso chiedere, uscendo dal guscio della mia solitaria autosufficienza. Posso guardare la realtà senza incantamenti e senza disincanto, guardarla per quello che è, qualche volta con sofferenza qualche volta con gioia qualche volta con indifferenza.
Anche se la terapia è ormai conclusa, se si esclude una messa a punto a lunghi intervalli, mi rendo conto che quello che ho acquisito mi accompagna momento per momento nella vita quotidiana, e io lo riconosco. Come lo riconoscevo quando qualche volta alle parole del mio terapeuta avveniva in me qualcosa che io chiamavo “l’illuminazione”, fenomeno che per la sua forza mi riempiva di gioia e di commozione: essere capita nel profondo!
GRAZIE !!!
Libera