Di Stefano Calore, Terapeuta Rogersiano di Mens Sana

“Quando le persone sono accettate e valorizzate, esse tendono a sviluppare un atteggiamento di mag­gior cura verso se stesse. Quando le persone sono ascoltate empaticamente, diventa loro possibile prestare un ascolto più accurato al flusso delle esperienze interiori. Ma via via che una persona com­prende se stessa, il Sé diventa più congruente con l’esperire. La persona diventa in tal modo più autentica, più genuina. Queste tendenze, che sono il corrispettivo degli atteggiamenti del terapista, consentono all’individuo di essere un promotore più efficace della propria crescita. C’è una libertà più grande nell’essere una persona vera, totale.”
Carl Rogers

L’Approccio Centrato sulla Persona si basa sul pensiero di Carl Rogers, secondo cui ogni persona è naturalmente dotata di una funzione di valutazione interna, “organismica”, che permette di autoregolarsi e di attualizzarsi. Tale funzione viene in varie forme limitata e “tradita”, seppur inconsapevolmente, dalla persona stessa nel corso del proprio processo di sviluppo che, nel tentativo di conquistare e mantenere la considerazione positiva delle persone significative, può giungere a negare o deformare la percezione di alcune aree della propria esperienza ed assumere un criterio di valutazione esterno, appartenente ad altri.

Il processo di difesa dell’io dagli elementi dell’esperienza che vengono valutati come minacciosi, produce effetti negativi sul benessere della persona: rigidità percettiva, causata dalla necessità di deformare alcuni dati esperienziali; assenza parziale o incapacità di discriminare percettivamente e simbolizzare correttamente l’esperienza, causata sia dalla distorsione che dall’omissione di alcuni elementi della stessa.

L’obiettivo del processo terapeutico è quello di consentire alla persona di riappropriarsi della propria capacità di valutazione interna e del proprio potere personale, favorendo lo sviluppo di congruenza e migliorandone il funzionamento globale. Il lavoro di supporto e di accompagnamento della persona, ha come obiettivo quello di aiutarla a ricontattare le proprie risorse interne riappropriandosi di gradi maggiori di libertà di scelta e di azione.

Il terapeuta rogersiano persegue questo obiettivo creando un ‘clima facilitante’ sostenuto dalla presenza della propria congruenza e capacità empatica e dall’ accettazione positiva incondizionata dell’altro.

Bibliografia:

Rogers, C. R.; Kinget, G. M. (1970) “Psicoterapia e relazioni umane. Teoria e pratica della terapia non direttiva”, Torino, Bollati Boringhieri
Rogers, C. R. (1983) Un modo di essere, Firenze, Psycho
Rogers, C. R. (2000) La terapia centrata sul cliente, Firenze, Psycho