A cura della Dott.ssa Manuela Cantagallo, responsabile Mindfulness per Mens Sana
LA SOFFERENZA DEL VIVERE
Molto spesso usiamo la frase “sono stressato/a” quando ci sembra che la vita ci chieda troppo. I figli da prendere a scuola e da portare in piscina/danza/calcio, la cena da preparare, la casa da riassettare, e poi il lavoro in ufficio, con quei colleghi non proprio simpatici, il capo che non capisce le nostre esigenze, oppure la mancanza di lavoro stesso, la precarietà del futuro, il desiderio di uscire di casa e non poterlo realizzare. La società che ci obbliga ad essere sempre al passo con i tempi, con l’ultima moda, con la tecnologia….anche quando ancora non abbiamo ben compreso quella vecchia. Sono tutte cose che possono “stressare”, che possono farci ammalare.
Quante volte ci sarà capitato di sentir mancare il respiro, di avere continui mal di testa, gastriti, dolori alla schiena? Quante volte abbiamo avuto il desiderio di fare qualcosa di bello, di diverso, ma non avere l’energia per farlo? Un aiuto a risolvere tutti questi problemi ce lo può dare la MINDFULNESS.
MINDFULNESS
Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, Mindfulness significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (1994, p. 63).
La Midfulness è una meditazione particolare, che prende spunto dalla pratica meditativa vipassana, che significa “chiara visione”. Si riferisce quindi alla possibilità di avere una comprensione profonda di ciò che accade nel mondo, nel momento stesso in cui avviene, senza lasciarci trascinare dagli eventi stessi.
La Mindfulness non è semplicemente una tecnica da apprendere, ma un vero e proprio modo di vivere attraverso il quale si raggiunge la consapevolezza del proprio essere, nel mondo e con se stessi, e della propria vita. La Mindfulness nasce come meditazione, ma pian piano ci si accorge che, più la si pratica, più cambia il proprio modo di vivere. Tutto acquista un valore diverso, e si apprende la capacità di discernere cosa è importante e cosa si può abbandonare, a cosa si può dedicare tempo in modo fruttuoso per voi e gli altri, e cosa lasciare andare, come una barca lungo un fiume.
Mindfulness consiste nella pratica della meditazione, la cui essenza è prestare attenzione al momento presente, alla propria esperienza, in un stato di autentica calma non reattiva agli agenti esterni. Ma non crediate che sia così facile, o che non dobbiate impegnarvi a fondo e seriamente:
la meditazione richiede tempo, energia, determinazione, fermezza e disciplina. Kabat-Zinn suggerisce che il modo più facile ed efficace per iniziare la pratica di meditazione è quello di osservare il respiro, concentrare su di esso la nostra attenzione e vedere che cosa succede mentre cerchiamo di conservarla. L’idea fondamentale è mantenere la consapevolezza delle sensazioni che accompagnano il respiro in quel particolare punto del corpo (narici, petto o pancia), momento dopo momento. In questo modo, si allena la mente ad essere attenta al momento presente e meno distratta dalla realtà, e nello stesso tempo si impara ad accettare e coltivare ogni istante così come viene, accrescendo la propria capacità naturale di concentrazione.
DA SOLI E IN GRUPPO
Possiamo praticare la Mindfulness da soli, a casa nostra, meglio è farlo in gruppo, almeno per i primi tempi. Il gruppo sarà formato da persone in grado di essere consapevoli anche nella vita quotidiana, in grado di incoraggiarci nel nostro nuovo modo di essere nel mondo. Ci incontreremo una volta a settimana, una volta al mese, a seconda delle esigenze del gruppo stesso. Essere nel gruppo ci aiuterà ad uscire fuori da noi stessi per entrare in come con gli altri, in un reale incontro lontano dai nostri soliti schemi. “La presenza di altri praticanti equivale alla presenza di molte campane di consapevolezza” (Thich Nhat Hanh, 1992, p. 110).
PERCHE’ LA MINDFULNESS FUNZIONA
Il fondamento della cura sta quindi nel distanziamento attraverso la consapevolezza profonda, la mindfulness, da ciò che avevamo creduto reale. Ciò che ci rende “liberi”, in fondo, è proprio la possibilità, attraverso la meditazione, di disidentificarci dai nostri contenuti mentali, che sono solo contenuti, appunto, e non il nostro pieno essere. I pensieri sono solo pensieri, non fatti (Montano, 2007, p. 29).
EVIDENZE CLINICHE
Il metodo di addestramento alla Mindfulness più citato è il programma Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR). Kabat-Zinn (1982), a quel tempo era direttore dell’University of Massachussets Medical Center e introdusse la meditazione Mindfulness nel programma medico di tutti quei pazienti affetti da dolore cronico che non avevano ottenuto miglioramenti. Al termine del programma, i partecipanti mostrarono una riduzione media del 33% dell’indice del dolore. Attualmente, l’MBSR viene usata con successo nei seguenti disturbi:
- Dolori cronici
- Malattie cardiovascolari
- Cancro
- Malattie polmonari
- Ipertensione
- Cefalea
- Disturbi del sonno