La vita media si allunga e l’attenzione a disturbi che prima venivano poco considerati o mal diagnosticati è aumentata grazie al progredire della scienza e della medicina.

La Psicogeriatria è quella branca delle Neuroscienze che si occupa dei disturbi mentali degli anziani, dalla depressione, all’ansia, fino ai disturbi della memoria e alle demenze.

Nell’anziano la depressione può essere causata da eventi della vita (perdita del compagno, problemi di salute, ristrettezze economiche ecc.), da malattie neurologiche (come il morbo di Parkinson) o endocrine (ipotiroidismo, morbo di Cushing), malattie cardiache, incidenti vascolari cerebrali, artrite o artrosi, cancro, deficienze nutrizionali sono tutte altre situazioni patologiche che possono condurre ad un quadro depressivo.

La depressione non è più frequente nell’anziano che nel giovane o nell’adulto, ma le sue conseguenze possono essere più gravi, con una frequenza più elevata di ospedalizzazione, una più elevata mortalità e un più elevato numero di suicidi. D’altro canto studi recenti indicano che anche quando è riconosciuta, la depressione dell’anziano è raramente trattata in modo adeguato. La depressione dell’anziano è spesso una patologia reversibile con un trattamento appropriato, se si interviene precocemente, circa l’80% degli anziani risponde bene ai trattamenti disponibili oggi (psicoterapie brevi e farmaci).

Demenza è il termine usato per descrivere i sintomi di un numeroso gruppo di malattie che provocano il deterioramento progressivo delle funzioni mentali di una persona. Si tratta di un termine generale che descrive la perdita della memoria, dell’intelletto, del raziocinio, delle capacità sociali e delle normali reazioni emotive.

Molte persone che soffrono di demenza sono anziane, però è importante tener presente che non tutte le persone anziane sono affette da demenza. Non si tratta di un normale processo di invecchiamento. La demenza può colpire chiunque, ma si riscontra prevalentemente dopo i 65 anni di età. Anche le persone nella fascia di età fra i 40 e i 50 anni possono avere la demenza.

La Malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza e rappresenta il 50 – 70 % di tutti i casi di demenza. E’ una malattia degenerativa e progressiva che colpisce il cervello. La Demenza Vascolare (nota in precedenza con il nome di demenza multiinfartuale) è la seconda causa più comune di demenza. “Multi-infarto” è un termine associato a problemi della circolazione sanguigna cerebrale che causano il deterioramento delle capacità mentali a seguito di multipli ictus, o infarti nell’area cerebrale. Il Morbo di Parkinson è una malattia progressiva del sistema nervoso centrale, caratterizzata da tremori, irrigidimento degli arti e delle articolazioni, difetti della parola e difficoltà ad iniziare i movimenti fisici. Nelle ultime fasi della malattia alcune persone potrebbero sviluppare la demenza. La Demenza con Corpi di Lewy si riscontra che nelle cellule cerebrali di un gran numero di persone alle quali è stata diagnosticata la demenza, siano presenti delle piccolissime strutture sferiche che prendono il nome di “corpi di Lewy”. Si ritiene che questi corpi contribuiscano alla morte delle cellule cerebrali. Un consumo eccessivo di alcool, soprattutto se associato ad una dieta alimentare povera di Tiamina (Vitamina B1) può provocare danni cerebrali irreversibili. Questo tipo di demenza si può prevenire. Chi non beve o beve entro un giusto limite, non ne viene colpito.

Presso i nostri centri è disponibile un servizio di psicogeriatria che si occupa della cura di questi disturbi.

Per maggiori informazioni o semplicemente per un consiglio potete inviare una email a info@mens-sana.biz.
Per fissare un primo incontro potete telefonare allo 06 8339 0682.