Un sondaggio internazionale online, pubblicato nel mese di giugno dall’Healthcare Advisors Bureau, agenzia di formazione medica indipendente, ha rilevato che il 55% dei medici intervistati non ritiene che i farmaci generici, o bioequivalenti, abbiano la stessa efficacia dei farmaci prodotti dalle case farmaceutiche sotto brevetto. Per questa selezione di medici insomma, appartenenti a tutte le specialità mediche, generici e farmaci di marca non sono la stessa cosa, o almeno la percezione di efficacia non sarebbe la stessa. Ricordiamo che in Italia e in altri paesi del mondo, se non espressamente prescritto, il farmaco di marca può essere cambiato dal farmacista con un generico più, ove disponibile. Il numero di farmaci così modificati, rispetto alle prescrizioni originarie dei medici curanti, non è nota. Siamo sicuri dunque che l’aumento dell’uso dei generici sia davvero voluto e sostenuto dai medici?