anziani depressioneUno studio longitudinale, pubblicato a Giugno, della University of California, San Francisco, effettuato su un campione di 1.604 persone ha dimostrato che nelle persone con più di 60 anni, la solitudine è un fattore predittivo di declino funzionale e di decesso. I partecipanti avevano un’età media di 71 anni ed è stato chiesto loro se si sentissero trascurati e tagliati fuori, isolati o senza compagnia: il 43,2% di loro ha dichiarato di sentirsi solo.

Lo studio ha previsto un follow-up di sei anni, durante i quali lo stato di solitudine si è correlato più spesso a una diminuzione della capacità di svolgere le normali attività quotidiane (il 24,8 contro il 12,5%), a un aumento della difficoltà a compiere gesti e compiti che richiedevano l’uso degli arti superiori (il 41,5% rispetto al 28,3%) e a maggiori problemi nel salire le scale (40,8% contro 27,9%). Tra le persone che hanno dichiarato di sentirsi sole, anche il rischio di decesso è stato superiore: il 22,8% rispetto al 14,2% degli altri partecipanti. È la conferma che la solitudine è una forma di sofferenza soggettiva molto comune tra le persone anziane, «abbiamo dimostrato che è anche un fattore di rischio di un peggiore stato generale di salute, di declino funzionale e persino di decesso» hanno commentato gli scienziati. Il maggior rischio si è confermato anche in seguito a una elaborazione statistica dell’analisi che ha eliminato un gran numero di possibili fattori confondenti, come la presenza di patologie gravi e la depressione. Visto che il numero crescente di persone anziane e i costi elevati associati alla disabilità, è importante identificare e possibilmente modificare i fattori che pongono le persone anziane a rischio di peggioramento delle loro capacità funzionali.

Alla ricerca di una spiegazione dei risultati ottenuti, gli autori hanno preso in esami altri studi e l’opinione degli esperti. Alcuni suggeriscono che la percezione di isolamento e solitudine possa produrre un aumento del tono del sistema nervoso simpatico, un minor controllo delle infiammazioni e un peggioramento del sonno. Altri studi hanno suggerito l’esistenza di una correlazione tra solitudine, depressione e patologie cardiovascolari. Inoltre, le persone sole metterebbero in atto comportamenti meno salutari, compresa un’aderenza meno rigorosa alle terapie farmacologiche.