In tempo di crisi economica molte famiglie hanno cominciato a prendersi cura direttamente dei propri bambini, degli anziani e della casa, mentre gli immigrati, che vengono esclusi dal mercato del lavoro domestico, si rendono disponibili a svolgere qualsiasi mansione a qualsiasi prezzo.
La percezione della difficoltà economica delle famiglie dovrebbe rendere meno appetibile il ricorso allo strumento legale per ottenere quanto i datori di lavoro non concedono volontariamente. Invece nel campo del lavoro domestico il contenzioso stia aumentando vertiginosamente.
Le famiglie infatti cercano di ottenere l’aiuto di cui necessitano a fronte di retribuzioni più basse, contando sulla concorrenza che i lavoratori si fanno tra di loro. Convinte come sono che, se il lavoratore accetta l’accordo proposto e il rapporto viene denunciato all’Inps, non ci sia rischio di vertenza.
In realtà, c’è poca differenza nel numero di contenziosi tra rapporti regolari e rapporti irregolari. C’è molta differenza invece nell’esito degli stessi, che, se ben gestiti, nei rapporti regolari è più favorevole al datore di lavoro. Denunciare il rapporto di lavoro è quindi il primo passo. Non sufficiente a tenerci al riparo da brutte sorprese.
Le famiglie devono cominciare a pensare il rapporto di lavoro domestico in modo “professionale”. Non basta affidarsi al CAF sotto casa per effettuare la denuncia all’Inps. Bisogna conoscere il Contratto Nazionale, redigere un prospetto paga, gestire accuratamente ferie, permessi, malattia e straordinario, tenere nota dell’orario di lavoro effettivo e rendere tracciabili i pagamenti.
I lavoratori italiani e stranieri si inseriscono in questo settore perché è poco professionalizzato e perché le famiglie sono inesperte. Possono accettare qualsiasi retribuzione e poi, a fine rapporto, rivendicare le eventuali differenze. Sono tanti i sindacati o gli studi legali disponibili a patrocinarli sulla base di un “patto di quota lite”. Di qui la proliferazione dei contenziosi.
Per tutelare i datori di lavoro, Assofamiglie mette a disposizione la propria consulenza gratuita. Gli appuntamenti si tengono presso la sede dell’associazione in Via Merulana 134, a Roma.
Per fissarli basta chiamare lo 0698381500.
Per chi vuole approfondire l’argomento ci sono invece i workshop gratuiti per i soci di Assofamiglie. Se non si è soci di Assofamiglie o di Libera Cittadinanza Onlus, l’adesione può essere data al primo incontro compilando il modulo di adesione e versando la quota associativa annuale di 10,00 euro.
Ecco gli appuntamenti:
- martedì 16 aprile h 18.00 – 19.30 : “La selezione del personale domestico”
- venerdì 19 aprile h. 15.00 – 19.30 : “Il Contratto Nazionale di Lavoro Domestico
La partecipazione ai workshop è limitata a 20 persone. Prenotatevi presto accedendo a questa pagina web