Centinaia di bambini italiani, negli ultimi 27 anni, hanno deciso di smettere di vivere. “Abbiamo esaminato i dati dal 1980 al 2007, scoprendo che 374 piccoli dai 10 ai 14 anni si sono suicidati nel nostro Paese. Un fenomeno tragico, che non accenna a diminuire. E che ci deve spingere a riflettere. E soprattutto a fare, finalmente, prevenzione”. Lo dice all’Adnkronos Salute Maurizio Pompili, responsabile del Servizio per la prevenzione del suicidio dell’ospedale S.Andrea, in occasione dell’incontro in programma oggi e domani nella struttura romana, alla vigilia della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, che si celebra ogni anno il 10 settembre. Ogni anno, prosegue l’esperto, in Italia si contano circa 4 mila suicidi, come se ogni 12 mesi scomparisse un piccolo Paese. “Un fenomeno particolarmente allarmante proprio tra i giovani e i giovanissimi, dal momento che nella fascia di età 15-24 anni rappresenta la seconda causa di morte”. Il comportamento suicidario è un fenomeno complesso e solitamente una sola causa non è sufficiente a spiegarlo. “I dati appena raccolti sui bambini testimoniano che a togliersi la vita sono più spesso i maschi, con un rapporto di tre a uno rispetto alle femmine – prosegue l’esperto – Fra le cause molto spesso ci sono problemi familiari e depressione giovanile, un altro fenomeno trascurato”. “Il suicidio – conclude l’esperto – è un evento tragico e drammatico, che però può essere prevenuto. Per questo emerge con forza la necessità di interventi mirati in centri sportivi, scuole e centri sociali”. Interventi che potrebbero salvare centinaia di giovani vite.
Da Adnkronos Salute