Una nuova ricerca del King’S College di Londra e del Karolinska Institutet, in Svezia, ha scoperto che gli adolescenti le cui performance verbali si trovano sotto la norma hanno un rischio aumentato di sviluppare schizofrenia e altri disturbi psicotici molti anni dopo.
Anche studi precendenti avevano provato che i pazienti che sviluppano psicosi in età adulta hanno sperimentato vari deficit cognitivi durante l’infanzia e l’adolescenza. Tuttavia fino ad ora non era stato chiaro se questi deficit diventassero più gravi durante l’adolescenza.
Pubblicato in JAMA Psychiatry, lo studio ha analizzato i dati di 10.717 ragazzi e giovani nati in Svezia nel 1953, 1967, 1972 e 1977, e seguiti fino a dicembre 2006. Capacità verbali, spaziali e deduttive sono state testati a 13 anni e 18 mediante test standardizzati.
I ricercatori hanno scoperto che gli individui la cui capacità verbale era diminuita rispetto ai loro coetanei, di età compresa tra 13 e 18, mostravano un rischio aumentato di sviluppare la schizofrenia e altri disturbi psicotici nell’età adulta. La diminuzione della capacità verbale tra i 13 e i 18 anni di età si è rilevato un fattore predittivo molto forte.
Il Dr James MacCabe, ricercatore principale dello studio ha dichiarato: “Sappiamo che il cervello subisce un rapido periodo di sviluppo durante l’adolescenza, e con questi risultati aggiungiamo l’evidenza che lo sviluppo del cervello può essere compromesso in alcune persone che in seguito svilupperanno psicosi. Tuttavia, è importante capire che solo una piccola minoranza di persone sviluppano psicosi, quindi il rischio effettivo, anche tra le persone con un declino nelle abilità verbali, rimane molto basso. Questa procedura non può certamente essere utilizzato come ‘test’ per la psicosi”.
Gli autori spiegano che il calo della capacità verbale è relativo alla popolazione generale e, pertanto, non rappresenta un peggioramento reale della capacità verbale tra le età di 13 e 18 anni. Al contrario, è probabile che gli individui che in seguito svilupperanno una psicosi non progrediscono più come i loro coetanei. I ricercatori hanno scoperto che il declino della capacità verbale era indipendente dalla età di insorgenza della psicosi. Ciò suggerisce che il declino probabilmente rappresenta un processo neurologico specifico delll’adolescenza, piuttosto che un indicatore della fase prodromica della psicosi.