cervello binarioIl cervello delle donne con bulimia risponde in modo diverso di quello delle donne senza bulimia quando vengono loro mostrate immagini di donne magre. Entrambi i gruppi hanno risposto in modo simile alle immagini raffiguranti cibo, secondo uno studio condotto da ricercatori presso l’Istituto di Psichitria del King’s College di Londra.

Il lavoro suggerisce che i trattamenti per la bulimia dovrebbero avere un forte accento sull’immagine di sé piuttosto che esclusivamente o principalmente sui problemi con il cibo. I processi neurali alla base bulimia che sono collegati con i sintomi chiave delle abbuffate, delle condotte di eliminazione e dell’immagine corporea alterata sono capiti male. Nel tentativo di aumentare la conoscenza di questo tipi di comportamenti, i ricercatori hanno studiato gli schemi cerebrali in un gruppo di 21 donne con bulimia e 23 donne senza tael disturbo. Hanno trovato che le risposte del cervello tra i due gruppi differivano solo quando erano mostrate immagini di donne magre.

Per studiare la differenza negli schemi cerebrali delle donne sono state usate scansioni di risonanza magnetica funzionale. Mentre venivano eseguite queste scansioni alle donne sono state mostrate immagini che includevano cibo appetitoso, donne magre, immagini di controllo neutre e anche una croce ner , che ha fornito un segnale di riferimento. Prima di essere mostrate queste immagini, alle partecipanti dello studio sono state date istruzioni quali “immaginate di mangiare questo cibo” e “confrontate il vostro corpo con i corpi nelle immagini”.

Confrontando queste scansioni cerebrali, i ricercatori hanno scoperto che la parte del cervello interessata con l’auto-riflessione era più attiva nelle donne con bulimia quando venivano mostrate immagini di donne esili, di quanto non fosse nelle donne sane. Al contrario, quando erano mostrate immagini di cibo non vi erano differenze marcate tra i due gruppi di donne. Entrambe le immagini di donne magre e le immagini di cibo determinavano un aumento di ansia nelle donne con bulimia.

La Bulimia nervosa è una condizione molto fraintesa e spesso banalizzata perché i suoi sintomi principali di eccesso di introduzione di cibo, vomito e preoccupazione per il proprio corpo suscitano giudizi moralistici da parte degli altri, compresi i professionisti della salute. I risultati parlano della estrema paura che i malati hanno di non essere accettabili per gli altri e il loro bisogno ossessivo di confrontarsi con gli altri, soprattutto in relazione al loro aspetto.

I risultati supportano l’idea che la psicoterapia per la bulimia nervosa dovrebbe avere una particolare attenzione sull’immagine del corpo e non concentrarsi esclusivamente sul cibo, sul mangiare e questioni connesse. Attualmente il trattamento di scelta per la bulimia è la terapia cognitivo-comportamentale. I ricercatori suggeriscono che i loro risultati potrebbero anche essere utilizzati per sviluppare altri trattamenti clinici o migliorare quelli esistenti, ad esempio sulla base di neuromodulazione, che possano contrastare i pattern di attivazione cerebrale evidenziati in questo studio.