La cessazione del fumo di sigaretta è associato ad un miglioramento della salute mentale, secondo uno studio che ha coinvolto ricercatori inglesi, pubblicato sul British Medical Journal.
I ricercatori dicono che le dimensioni degli effetti benefici sono uguali o superiori a quelli di un trattamento antidepressivo per i disturbi dell’umore e d’ansia.
E’ noto che smettere di fumare riduce sostanzialmente i maggiori rischi per la salute, come lo sviluppo di tumori, le malattie cardiovascolari e respiratorie. Ma l’associazione tra fumo e salute mentale è meno netta.
Molti fumatori vogliono smettere, ma continuano a fumare perchè credono che fumare abbia benefici per la salute mentale. Gli operatori sanitari sono a volte riluttanti a trattare la dipendenza da nicotina in persone con disturbi mentali, perchè temono anche loro che smettere di fumare peggiori la loro condizione psicopatologica.
Questo studio smentisce i luoghi comuni e ci dice che smettere di fumare è stato associato ad un miglioramento della salute mentale, rispetto alle persone che continuano a fumare. Mentre i tassi di fumatori nella popolazione generale continuano a diminuire e sono ora a circa il 20 per cento, i tassi di fumo nelle persone con problemi di salute mentale sono circa il doppio, e ancora di più in quelli con disturbi psichiatrici più gravi. Questo contribuisce in modo significativo a ridurre l’aspettativa di vita di questo gruppo. Questo risultato dovrebbe essere una notizia incoraggiante per i medici che vogliono promuovere la cessazione del fumo in tutti i pazienti, compresi quelli con problemi psichiatrici.
I ricercatori hanno deciso di studiare i cambiamenti nella salute mentale dopo la cessazione dell’abitudine al fumo rispetto a chi continuava a fumare.
Hanno analizzato i risultati di 26 studi con individui adulti che hanno valutato la salute mentale prima di smettere di fumare e almeno sei settimane dopo l’interruzione, nella popolazione generale e inpopolazioni cliniche (pazienti con patologie psichiatriche e/o fisiche croniche). Le differenze nel disegno dello studio e della qualità sono stati presi in considerazione per minimizzare i bias.
Come misure della salute mentale sono state considerate ansia, depressione, positività, qualità psicologica della vita e livelli di stress. I partecipanti avevano un’età media di 44 anni, fumavano circa 20 sigarette al giorno e sono stati seguiti per una media di sei mesi.
Il gruppo di ricerca ha trovato prove coerenti che confermano che smettere di fumare è associato con miglioramenti nella depressione, nell’ansia, nei livelli di stress, nella qualità psicologica della vita e nella positività rispetto alle persone che non smettevano di fumare.
La forza dell’associazione statistica è stata simile sia nella popolazione generale che in quelle con disturbi di salute mentale.
Smettere di fumare, dunque, fa sempre bene perchè non esistono dipendenze che possano curare o alleviare altri tipi di disturbi e quelli psichiatrici non fanno eccezione.