fumatoreLa passione per le ‘bionde’ mina la salute in molti modi. Secondo un recente studio, pubblicato su ‘Archives of Neurology’, fumare è associato ad un aumento del rischio di Sla (sclerosi laterale amiotrofica). “Circa il 90% dei casi della malattia” – nota anche come ‘malattia dei calciatori’, perché ha colpito negli anni numerosi giocatori – “è sporadico e di origine sconosciuta”, ricordano i ricercatori del team di Hao Wang dell’Harvard School of Public Health di Boston (Usa).Per mettere in luce i possibili legami tra sigarette e Sla i ricercatori hanno analizzato i dati di 5 studi a lungo termine, che coinvolgevano oltre 1,1 milioni di persone, di cui 832 con la sclerosi laterale amiotrofica, e un follow up da 7 a 28 anni. I tassi di Sla nei 5 studi aumentavano con l’età, ed erano più alti negli uomini. Inoltre, le persone che avevano fumano all’inizio dello studio sono risultate a maggior rischio di sviluppare la malattia rispetto a quanti non avevano mai acceso una sigaretta. In particolare, spiegano gli studiosi, per i fumatori il rischio di Sla è risultato più alto del 42%, mentre per gli ex addirittura del 44%. Il pericolo aumentava poi in relazione al numero di pacchetti e agli anni in cui si è fumato. E perfino un inizio molto precoce con pacchetto e accendino sembra aumentare il pericolo. “Sono diversi i possibili meccanismi attraverso i quali le sigarette possono influenzare il rischio di Sla”, fra questi un danno neuronale diretto da ossido nitrico o altri componenti del fumo, concludono i ricercatori. “Una migliore comprensione della relazione tra fumo e Sla potrebbe evidenziare la scoperta di altri fattori di rischio e aiutare a mettere in luce la natura della malattia”, concludono i ricercatori.

Da Adnokronos salute