Lo avevamo chiesto due settimane fa a tutti i candidati a Sindaco di Roma Capitale, ma nessuno ci aveva risposto. Ora lo abbiamo chiesto a Virginia Raggi e Roberto Giachetti, rimasti a lottare per la poltrona di Sindaco della Capitale. Sulla tutela della salute mentale, in particolare sulle modalità con cui vengono disposti i trattamenti sanitari obbligatori a Roma, i due candidati non danno risposta.

E’ argomento meno interessante delle Olimpiadi a Roma, delle tasse per il Vaticano e dei rifiuti di Roma, ma sapere come vorranno gestire le ordinanze di TSO, che il Sindaco ha il compito di disporre, poteva essere almeno accennato dai due candidati. Anche se disposto in casi di emergenza, il trattamento sanitario obbligatorio è una procedura delicata, che riduce, seppur temporaneamente, le libertà personali delle persone affette da disturbi mentali gravi.

La necessità di chiarezza nelle procedure è doverosa, in una città dove spesso è il personale dei Centri di Salute Mentale e degli ospedali a dover gestire la situazione, andando ben oltre i loro compiti che dovrebbero essere solo clinici.

Fatti come quelli di Torino, costati la vita ad Andrea Soldi, sono fortunatamente rari. Ma nulla è stato fatto per evitare che la situazione si ripeta o che si verifichino abusi su persone, la cui colpa è solo quella di essere malati gravi.

Buon lavoro al futuro Sindaco di Roma…

farmaci

I pazienti con depressione psicotica che assumono una combinazione di farmaci antidepressivi e antipsicotici di seconda generazione sono più propensi a continuare a prendere i loro farmaci rispetto a quelli in monoterapia con antidepressivi, secondo un’analisi pubblicata nel Journal of Managed Care Pharmacy & Specialty.

I ricercatori dell’Università del Texas hanno valutato l’aderenza ai farmaci e la persistenza (il numero di giorni prima della sospensione del trattamento) tra due gruppi di pazient che sono stati diagnosticati con grave disturbo depressivo maggiore con caratteristiche psicotiche. L’analisi ha incluso 510 pazienti con monoterapia antidepressiva e 416 pazienti trattati con una combinazione terapia antidepressiva e antipsicotica.

Gli autori hanno trovato che l’adesione (i giorni di terapia continuativa in un anno solare) è stata maggiore tra i pazienti che assumevano sia antidepressivi che farmaci antipsicotici rispetto a quelli che assumevano solo un farmaco antidepressivo (38,7 per cento contro 28,4 per cento).

L’assunzione continuativa di antidepressivi è stata più lunga per i pazienti con una terapia combinata, con una media di 172 giorni prima della sospensione rispetto ai 130 giorni per la monoterapia antidepressivo.

Questi risultati forniscono la prova che supporta le attuali raccomandazioni per il trattamento della depressione psicotica.

indifferenzaDue settimane fa, abbiamo chiesto a tutti i candidati a Sindaco di Roma Capitale, di rispondere a tre domande sul Trattamento Sanitario Obbligatorio. Il Sindaco è l’autorità sanitaria che dispone con ordinanza il ricovero forzato di persone con disturbi psichici, che per il loro stato mentale non hanno consapevolezza della gravità del loro disturbo e  possibilità di essere curati altrove se non in un ospedale.
Le tre domande riguardavano la loro posizione riguardo al Trattamento Sanitario Obbligatorio, la possibilità di modificarne le procedure per evitare abusi contro le persone affette da disturbi psichici e come coordinare meglio l’intervento del medico e delle forze dell’ordine nei momenti che precedono il ricovero in ospedale.
Ebbene, nessun candidato ci ha risposto. Siamo una piccola associazione, apartitica e aconfessionale, che non ha promesso nessun supporto di alcun genere ad alcun candidato. Forse è questo il motivo per cui le nostre domande non sono state prese in considerazione? Oppure, meno paranoicamente, nessun candidato a Sindaco di Roma Capitale ha a cuore questo problema, che porta a continue violazioni dei diritti dei malati e talvolta anche della loro incolumità, senza parlare di quel concetto ormai dimenticato che è la dignità?
Votate chi ritenete più vicino a voi, cittadini di Roma, alle prossime elezioni comunali. Abbiamo voluto rendere un servizio utile e diffondere informazioni importanti per una partecipazione consapevole della cittadinanza. Il silenzio di candidati sull’argomento è molto più eloquente di qualche slogan riciclato.
Se chi ci governerà non ha idee sull’argomento, dovremo essere noi a fare proposte.