psicologia-giuridica

Le persone affette da malattie psichiatriche, o da alterazioni psichiche transitorie, si trovano ancora oggi ad essere oggetto di ingiustizie, di truffe e di veri e propri soprusi compiuti da altri cittadini o da istituzioni private e pubbliche. E’ spesso difficile trovare un’assistenza legale per ottenere giustizia.

La persona affetta da malattie mentali conserva tutti i diritti personali e giuridici e le proprie responsabilità civili, nonchè la propria dignità. Solo in occasioni particolari, con la certificazione di uno specialista, un giudice tutelare può disporre delle limitazioni a questi diritti. Stiamo parlando della nomina di un ammnistratore di sostegno o di un trattamento sanitario obbligatorio, oppure di una reclusione presso una REMS (ex OPG) se è stato commesso un crimine.
Purtroppo, la nostra esperienza in campo pubblico e privato, ci ha fatto conoscere veri e propri episodi di violenza verso persone il cui unico difetto era quello di essere affette da una malattia mentale.
Faremo un elenco, non esaustivo, delle situazioni in cui medici, familiari, estranei, forze dell’ordine e magistrati utilizzano il loro potere contro e non a tutela di una persona in difficoltà.

  • Il Trattamento sanitario obbligatorio viene disposto talvolta per costringere persone a ricoverarsi contro una volontà differente liberamente espressa, più a tutela di medici che non vogliono prendersi le proprie responsabilità. Spesso viene usato come minaccia o come punizione, quando associato alla contenzione fisica.
  • La nomina di un amministratore di sostegno è disposta da un Giudice tutelare, spesso sulla base di un certficato medico in cui genericamente un sanitario, non sempre uno psichiatra, descrive una situazione di incapacità a provvedere ai propri bisogni, presumibilmente a causa di disturbi psichici. Sono tanti i casi in cui l’amministratore di sostegno non gestisce in modo onesto le finanze e le proprietà della persona malata.
  • Le persone detenute conservano il diritto ad essere curate, anche da malattie psichiatriche. Spesso così non avviene e il detenuto, invece di essere trasferito in strutture idonee come le comunità terapeutiche, viene lasciato dietro le sbarre o, ancora peggio, recluso in una REMS (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) che hanno sostituito i vecchi OPG (Ospedali psichiatrici giudiziari).
  • Stati transitori di alterazione dello stato di coscienza, per una crisi acuta di un disturbo psichico ma anche per altre condizioni mediche o traumatiche, riducono o annientano la capacità di intendere e volere di una persona. Si avvicinano persone senza scrupoli a volte, che estorcono firme su procure, atti o altro, con dannose conseguenze alla ripresa della coscienza del malato (il caso che abbiamo aiutato assieme a “Le Iene” ne è un esempio).

Il Servizio di Tutela Legale di Mens Sana, in collaborazione con l’Associazione EmerLaws, nasce per aiutare le persone con disturbi psichici che sono state vittime di truffe o ingiustizie.

I nostri professionisti psichiatri e avvocati vi accompagneranno in tutto il percorso, dall’esame della certificazione medica e degli atti giuridici, alla redazione di una relazione psichiatrica con valenza medico legale, fino alle pratiche legali per riottenere ciò che si è perso, materialmente e moralmente.

Per maggiori informazioni o semplicemente per un consiglio potete inviare una email a info@mens-sana.biz.
Per fissare un appuntamento potete telefonare allo 06 8339 0682.

diabete

Un nuovo studio pubblicato di recente in “Molecular Psychiatry” esamina la relazione genetica e ambientale tra diabete di tipo 2 e depressione.

Le ricerche precedenti hanno costantemente segnalato un legame tra le due condizioni, con un massimo di un 60 per cento di aumento del rischio di diabete di tipo 2 nelle persone con depressione e il 15 per cento di aumento del rischio di depressione nei pazienti con diabete di tipo 2. Tuttavia, fino ad ora, i meccanismi che stanno alla base di questa associazione sono rimasti poco chiari. Perchè le due malattie spesso si verificano insieme?

I ricercatori hanno condotto una analisi genetica di 160.000 gemelli in due paesi scandinavi (Svezia e Danimarca) e hanno scoperto che i fattori genetici sembrano giocare un ruolo nel rapporto tra diabete di tipo 2 e depressione.

Nel campione svedese, gli effetti genetici spiegano il 31 per cento della sovrapposizione tra il diabete e la depressione nei maschi e il 75 per cento nelle donne. Concentrandosi sul campione danese, i ricercatori hanno trovato che i fattori genetici sono risultati ancora più importanti nello spiegare la relazione tra diabete e depressione sia per gli uomini (87 per cento) che per le donne (74 per cento).

Lo studio suggerisce anche che i fattori genetici che influenzano il rapporto tra diabete e depressione negli uomini sono diversi da quelli che interessano lo stesso rapporto nelle donne.

Questi risultati ci aiutano a comprendere perché il diabete e la depressione a volte si verifichino insieme, anche se sono necessarie ulteriori ricerche per esplorare l’effetto del sesso in questa interazione tra fattori genetici e fattori ambientali, così come la dieta e lo stile di vita.

Una migliore comprensione dei meccanismi alla base di questi disturbi e il motivo per cui a volte esiste questa sovrapposizione potrebbe un giorno fornire bersagli biologici utili per interventi terapeutici.

le ieneNella puntata del 21 Aprile, il Dottor Marco Paolemili è in onda in un servizio di Nina Palmieri. Giordana è una anziana signora che è stata raggirata dai suoi vicini di casa, Piera e Osvaldo. I due le hanno fatto firmare una procura mentre si trovava in ospedale, appena uscita da uno stato di alterazione della coscienza dovuto al diabete scompensato. Grazie al suo amico Nicolò e alle Iene, Giordana è stata messa in contatto con il nostro psichiatra. Dopo aver valutato il suo stato cognitivo, Marco Paolemili ha potuto rilasciare una certificazione nella quale attesta che Giordana non ha alcun deficit della capacità di intendere e di volere e può autodeterminarsi. Grazie ad un notaio chiamato dalla redazione, la procura estorta dai due vicini è stata annullata e Giordana è potuta tornare nella sua casa.

“Aiutare Giordana è stato un piacere. Approfittarsi di una persona che per una malattia non curata, come il diabete, non è in grado di capire cosa stia facendo è una cosa orrenda, nonchè illegale.” ha dichiarato il nostro medico “Difendere le persone deboli è un dovere”.

Il servizio de “Le Iene” online.

La Ketamina è un antagonista non selettivo ad alta affinità per il recettore N-metil-D-aspartato (NMDA). Ha dimostrato un effetto antidepressivo a rapida insorgenza in pazienti con depressione resistente ad altri trattamenti. Esistono ormai diversi studi che hanno valutato l’efficacia della somministrazione per via endovenosa due volte o tre volte alla settimana oppure per via intranasale di ketamina e ne hanno riconosciuto gli effetti antidepressivi iniziali nei pazienti con depressione resistente al trattamento.

La Ketamina, somministrata per via endovenosa o intranasale, a dosi controllate, si è dimostrata essere più efficace del placebo nel miglioramento dei sintomi depressivi utilizzando la scala di valutazione Montgomery-Asberg Depression Rating Scale (MADRS).

Il protocollo, ancora sotto studio, consiste nel somministrare la ketamina per via endovenosa o intranasale per 40 minuti, due o tre volte alla settimana, per un massimo di 4 settimane.

I risultati sono promettenti. La riduzione dei sintomi depressivi è risultata essere più rapida rispetto agli antidepressivi tradizionali. Inoltre si è ottenuto un miglioramento della depressione nei pazienti resistenti al trattamento, cioò quelli che non avevano avuto miglioramento dei sintomi con gli alti antidepressivi o questi erano stati molto modesti.

Entrambi i regimi sono stati generalmente ben tollerati. Mal di testa, ansia, sintomi dissociativi, nausea e vertigini sono stati gli effetti avversi più comuni (≥20%). I sintomi dissociativi si sono verificati transitoriamente e si sono attenuati con somministrazioni ripetute del farmaco.

E’ molto probabile che, in tempi non troppo lunghi, questa nuova terapia sia resa disponibile, speriamo presto anche in Italia. Nelle prime fasi, le aziende farmaceutiche saranno autorizzate a fornire questi trattamenti solo alle strutture sanitarie, dato il potenziale di abuso della ketamina. Servirà inizialmente per i pazienti più gravi, con depressione grave e pensieri suicidari, che necessitano un trattamento rapido dell’espisodio depressivo. E’ possibile che, con il tempo e con l’esperienza clinica, la forma intranasale, di più facile utilizzo, possa essere a disposizione anche per le terapie ambulatoriali.

E’ importante sapere che la ketamina che verrà prodotta a scopo antidepressivo, non è uguale a quella in commercio attualmente come anestetico. Il suo commercio al pubblico per altri scopi è illegale e produce effetti altamente nocivi.