cervello binarioI risultati di uno studio coordinato da Glenn A. McConkey dell’università di Leeds (UK) mostrano per la prima volta che un parassita, individuato nel cervello dei mammiferi, può alterare i livelli di dopamina, influendo dunque sulla chimica cerebrale. Si tratta del Toxoplasma gondii, un protista parassitario che vive nei gatti e in altri animali a sangue caldo e che può causare la toxoplasmosi nell’uomo dove solitamente non produce alcun effetto (particolarmente pericolosa è però l’infezione contratta dalle gestanti a causa dei possibili danni al feto del parassita neurotropico). La ricerca mostra che il parassita manipola il comportamento dei roditori a proprio vantaggio: i topi infetti perdono l’innata paura per i gatti e finiscono più spesso per essere catturati e mangiati. In questo modo il protista aumenta le probabilità di tornare nell’organismo del proprio ospite principale, dove completa il ciclo vitale. Si ipotizza che il meccanismo responsabile delle modificazioni comportamentali consista nella capacità del parassita di alterare la trasduzione del segnale neurotrasmettitoriale, aumentando molte volte la quantità di dopamina rilasciata, in modo direttamente proporzionale alle cellule infette. A riprova di ciò starebbe il riscontro, nelle cisti del tessuto intracellulare cerebrale, di tiroxina-idrossilasi, enzima limitante per la sintesi del neurotrasmettitore, e di anticorpi per lo stesso enzima codificato dal parassita. Questi dati, concludono gli autori, potrebbero spiegare l’osservazione, effettuata da alcuni studiosi, dei cambiamenti psicologici e comportamentali che avvengono negli esseri umani infettati da T. gondii.

Estratto da PLoS One, 2011; 6(9)

glenn-closeMILANO – «Cari lettori, vi racconto un problema che mi sta molto a cuore, da anni, perché è una tara della mia famiglia: la malattia mentale. Mia sorella Jessie, che ha otto anni meno di me, soffre di disturbo bipolare, e a suo figlio Calen, mio nipote, all’età di 15 anni è stato diagnosticato un disturbo schizo-affettivo, una malattia a metà strada fra schizofrenia e sindrome bipolare. Calen è stato in ospedale per quasi due anni e ha avuto la fortuna di ricevere la diagnosi giusta relativamente presto. La sofferenza di mia sorella, invece, non è mai stata compresa correttamente dai medici fino ai suoi 47 anni. Che rabbia. Io, i miei, pensavamo che fosse una ragazzina selvaggia, ma la realtà è che in famiglia eravamo sprovvisti del vocabolario per parlare della malattia mentale. Non sapevamo. O non volevamo sapere. Chissà quante altre famiglie vivono le stesse cose.

HO STUDIATO A FONDO – Mi sono messa a studiare a fondo l’argomento, non soltanto per aiutare mia sorella e suo figlio, ma con la speranza di aiutare a portare della luce su un campo cotanto vasto eppure così poco conosciuto e soprattutto, tristemente, considerato un tabù. Per fare un esempio, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha stimato che nel 2020 la depressione sarà la seconda malattia di disabilità al mondo dopo le malattie cardiovascolari. Ecco, l’organizzazione no profit che ho fondato, BringChange2mind (tradotto, Porta il cambiamento alla mente), ha proprio la missione di far capire come quella che viene definita follia debba diventare parte delle nostre riflessioni, perché fa parte della condizione umana. Dobbiamo parlare della malattia mentale, che sia depressione o schizofrenia, o ancor disturbo bipolare, come se stessimo parlando del diabete o del cancro. Nello sforzo di aiutare la ricerca in questo campo, ho donato agli scienziati della compagnia Illumina un campione delle mie cellule perché facessero una mappa del mio Dna. Sono studi difficili, il bipolarismo è una malattia complessa, in cui ciascun gene può avere un effetto minimo, ma devastante insieme con altri.

ORA MIA SORELLA E MIA NIPOTE STANNO MEGLIO – Mia sorella e mio nipote oggi riescono a condurre una vita quasi normale. Il merito va alla psicoterapia e ai farmaci, che sono molto migliorati negli ultimi anni. Loro due sono i miei eroi. Purtroppo tanti pazienti con psicopatologie sono sfortunati. Non bastano le medicine. Serve prima un bravo dottore che sappia leggere ogni segno di disturbo. Mio nipote, nonostante il suo disturbo, vive la sua vita pienamente e realizza la sua creatività. Calen dipinge: la sua passione per l’arte e il suo talento sono il focus che gli consente di non scindersi e rimanere se stesso».

Dal Corriere della Sera

borderline Il vostro bambino mostra dei cambiamenti di umore intensi?

Il vostro bambino ha dei cambiamenti del comportamento troppo estremi? Il vostro bambino qualche volta appare esaltato o fa cose senza senso? Avete notato altre volte che è invece molto triste? Questi cambiamenti influenzano il modo in cui il vostro bambino si comporta a scuola o casa?

Alcuni bambini e adolescenti con questi sintomi possono soffrire di un disturbo bipolare, una grave malattia mentale.

Che cos’è il disturbo bipolare?

Il disturbo bipolare è una grave malattia del cervello. E’ chiamata anche psicosi maniaco-depressiva. I bambini con disturbo bipolare esperiscono insoliti cambiamenti di umore. A volte si sentono molto felici o euforici e sono molto più attivi del solito. Questa condizione viene chiamata mania. A volte invece si sentono molto triste e “giù di umore” e sono molto meno attivi del solito. Questa è la fase della depressione.

Il disturbo bipolare non è paragonabile ai normali alti e bassi che ogni bambino, e che ogni persona di qualsiasi età, si trova ad attraversare. I sintomi bipolari sono molto più imponenti di una normale fluttuazione dell’umore. La malattia può rendere difficile per un bambino andar bene a scuola o andare d’accordo con amici e familiari. La malattia può anche essere pericolosa. Alcuni giovani con disturbo bipolare arrivano a farsi del male o a tentare il suicidio.

I bambini e gli adolescenti con disturbo bipolare dovrebbero essere curati. Con l’aiuto di uno psichiatra e di uno psicologo si possono gestire i propri sintomi e condurre una vita di successo.

Chi può sviluppare un disturbo bipolare?

Chiunque può sviluppare il disturbo bipolare, a tutte le età. Tuttavia, la maggioranza delle persone con disturbo bipolare si ammala nella tarda adolescenza o nella prima età adulta. La malattia di solito dura tutta la vita.

Il disturbo bipolare dei bambini e degli adolescenti è diverso rispetto a quello degli adulti?

Quando sono i bambini a sviluppare la malattia si parla allora di esordio precoce del disturbo bipolare. Questo tipo può essere più grave del disturbo bipolare degli adolescenti e degli adulti. Inoltre i giovani con disturbo bipolare possono avere più spesso periodi di vita con presenza di sintomi e cambiare d’umore più spesso rispetto agli adulti con la stessa malattia.

Quali sono le cause del disturbo bipolare?

Diversi fattori possono contribuire al disturbo bipolare, tra cui:

I geni, perché la malattia si ripropone nelle famiglie. I bambini con un genitore o un fratello con disturbo bipolare hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia rispetto agli altri bambini.
Struttura cerebrale anormale e anormale funzione del cervello.
Disturbi d’ansia. I bambini con disturbi d’ansia hanno più probabilità di sviluppare il disturbo bipolare.

Le cause del disturbo bipolare non sono sempre chiare. Gli scienziati stanno studiando per saperne di più sulle possibili cause e sui fattori di rischio. Questa ricerca aiuterà i medici a predire se una persona potrà essere colpita dal disturbo bipolare. Un giorno potrà anche aiutare i medici a prevenire la malattia in alcune persone.

Quali sono i sintomi del disturbo bipolare?

I cambiamenti di umore del bipolare si chiamano “episodi di disturbo dell’umore”. Il vostro bambino può avere episodi maniacali, episodi di depressione, o episodi “misti”. Un episodio misto ha sia sintomi maniacali che sintomi depressivi. I bambini e gli adolescenti con disturbo bipolare possono avere più spesso episodi misti rispetto agli adulti.

Gli episodi di disturbo dell’umore durano una settimana o due, a volte più a lungo. Durante un episodio i sintomi sono presenti tutti i giorni, per la maggior parte della giornata.

Gli episodi di disturbo dell’umore sono intensi. I sentimenti sono forti e si verificano con variazioni estreme di comportamento e dei livelli di energia.

I bambini e i ragazzi con un episodio maniacale possono:

Sentirsi molto felici o euforici e agire in un modo che è insolito per loro stessi
Parlare veramente veloce di un sacco di cose diverse contemporaneamente
Avere difficoltà a dormire, ma senza sentirsi stanchi
Avere molte difficoltà a rimanere concentrati
Parlare e pensare al sesso più spesso del solito ed essere promiscui
Fare cose rischiose per la propria incolumità
Fare abuso di alcol e altre droghe

I bambini e i ragazzi con un episodio depressivo possono:

Sentirsi molto tristi
Lamentarsi molto per dolori vari, come mal di stomaco e mal di testa
Dormire troppo poco o troppo
Sentirsi in colpa e senza valore
Mangiare troppo poco o troppo
Avere poca energia e nessun interesse per le attività divertenti
Pensare alla morte o al suicidio

I bambini e gli adolescenti con disturbo bipolare hanno altri problemi psichici?

Il disturbo bipolare nei giovani può coesistere con diversi problemi.

Abuso di sostanze. Adulti e bambini affetti da disturbo bipolare sono a rischio di bere o assumere droghe.
Deficit di attenzione / iperattività, o ADHD. I bambini con disturbo bipolare e ADHD possono avere difficoltà a rimanere concentrati.
Disturbi d’ansia, come ansia da separazione. I bambini con entrambi i tipi di disturbi, potrebbero essere costrette a ricoveri in ospedale più spesso di altre persone con disturbo bipolare.

A volte problemi del comportamento possono coesistere con gli episodi di alterazione dell’umore. I giovani possono prendere un sacco di rischi, come guidare troppo veloci o spendere troppi soldi. Alcuni giovani con disturbo bipolare pensano al suicidio. Prestate attenzione ad eventuali segni di pensieri suicidi. Prendete sul serio questi segni e chiamate subito il medico del bambino. Il rischio che il suicidio venga messo in atto è alto nel disturbo bipolare.

Come viene diagnosticato il disturbo bipolare?

Un medico esperto esaminerà attentamente il vostro bambino. Non ci sono esami del sangue o scansioni del cervello in grado di diagnosticare il disturbo bipolare. Invece, il medico farà domande sullo stato d’animo del bambino e sul sonno. Il medico indagherà anche sull’energia del vostro bambino e sul suo comportamento. A volte i medici s’informeranno sui problemi di salute in famiglia, come la depressione o l’alcolismo. Il medico può utilizzare dei test per verificare se una malattia diversa dal disturbo bipolare stia causando i sintomi del vostro bambino.

Come viene trattato il disturbo bipolare?

In questo momento non esiste una cura definitiva che porta alla guarigione del disturbo bipolare. Spesso i medici trattano i bambini che hanno la malattia in modo molto simile con cui trattano gli adulti. Il trattamento può aiutare a controllare i sintomi. Il trattamento funziona meglio quando è costante nel tempo perchè può prevenire ulteriori episodi di alterazione dell’umore.

1. Farmaci. Diversi tipi di farmaci possono essere utili. I bambini rispondono ai farmaci in modi diversi, da individuo a individuo. Alcuni bambini potrebbero necessitare di più di un tipo di farmaco, perché i loro sintomi sono spesso complessi. A volte hanno bisogno di provare diversi tipi di medicine per capire quale sia la migliore.

I bambini devono prendere il minor numero e le più piccole quantità di farmaci possibile. “Start low, go slow“, dicono gli psichiatri americani: “Partire con poco, procedere piano”. Riferite sempre al medico del bambino qualsiasi problema con gli effetti collaterali. Non smettete di dare il farmaco al bambino senza il consulto del medico. L’arresto improvviso di un farmaco può essere pericoloso, e può rendere i sintomi bipolari più aggressivi.

2. Psicoterapia. Diversi tipi di psicoterapia possono aiutare i bambini con disturbo bipolare. La terapia può aiutare i bambini a cambiare il proprio comportamento e gestire le proprie routine. Può anche aiutare i giovani andare più d’accordo con la famiglia e gli amici. Spesso la terapia comprende anche i membri della famiglia.

Cosa si possono aspettare i bambini e i ragazzi dal trattamento?

Con il trattamento, i bambini e gli adolescenti miglioreranno col passare del tempo e il disturbo tenderà ad attenuarsi. E’ molto d’aiuto la collaborazione dei medici, dei genitori e dei giovani. Lavorando insieme si ottengono risultati migliori.

A volte il disturbo bipolare si modifica col tempo. Quando questo accade, anche il trattamento deve cambiare. Ad esempio, il bambino può avere bisogno di provare un farmaco diverso. I sintomi possono tornare dopo un po’ di tempo in cui tutto è andato bene, e più regolazioni dei dosaggi possono essere necessarie. Il trattamento può richiedere tempo, ma affrontare subito la malattia aiuta molti bambini e ragazzi ad avere un minor numero di sintomi bipolari.

I familiari possono fare in modo che il trattamento sia più efficace. Provate a tenere una tabella degli stati d’animo del bambino, comportamenti e durata del sonno. Questo è chiamato un “grafico giornaliero dell’umore”. Può aiutare voi e il vostro bambino a capire e monitorare la malattia. Un grafico può anche aiutare il medico a verficare se il trattamento sta funzionando.

Come posso aiutare mio figlio?

Aiutate innanzitutto il vostro bambino o adolescente ad avere una giusta diagnosi e un trattamento efficace. Se pensate che possa avere un disturbo bipolare, fissate per prima cosa un appuntamento con il medico di famiglia per parlare dei sintomi che avete notato.

Se il bambino ha il disturbo bipolare, ci sono alcune cose di base che potete fare:

Avere pazienza con lui/lei
Incoraggiate vostro figlio a parlare e ascoltate lui o lei con cura
Siate comprensivi con gli episodi di disturbo dell’umore
Aiutate vostro figlio a distrarsi
Aiutate vostro figlio a capire che il trattamento può aiutarlo a stare meglio.

In che modo il disturbo bipolare influenza i genitori e la famiglia?

Prendersi cura di un bambino o di un adolescente con disturbo bipolare può essere stressante anche per i genitori. Si devono affrontare gli sbalzi d’umore e altri problemi, come ad esempio comportamenti e attività rischiose. Questo può sfidare qualsiasi genitore. A volte lo stress può ledere i vostri rapporti con le altre persone, e si può rischiare di perdere il lavoro o molto del proprio tempo libero.

Se vi state prendendo cura di un bambino con disturbo bipolare, prendetevi cura anche di voi stessi. Se mantenete il vostro livello di stress a livelli accettabili riuscirete a vivere meglio. Anche questo potrebbe aiutare il vostro bambino. Ecco perchè Mens Sana propone sempre un aiuto e un sostegno psicologico anche ai genitori.

Per maggiori informazioni o semplicemente per un consiglio potete inviare una email a info@mens-sana.biz.
Per fissare un primo incontro potete telefonare allo 06 8339 0682.

autismoCos’è – Questa disciplina è una ramo sanitario che si occupa della prevenzione, abilitazione e riabilitazione delle patologie di interesse neuropsichiatrico dell’età evolutiva. Tramite una valutazione di tutti i livelli di sviluppo del bambino, la Terapista stila, in accordo con l’equipe medica, la famiglia e le Insegnanti, un intervento terapeutico. Questo viene applicato tramite un programma personalizzato sul bambino,  le cui caratteristiche e la durata  sono, quindi, variabili.

Come si applica – Il programma di riabilitazione ha la peculiarità di essere studiato e organizzato in maniera specifica e unica per ogni bambino: una volta eseguita la diagnosi, vengono individuati gli obiettivi specifici per ogni caso. Sulla base di questi vengono identificate delle attività di “gioco” che siano affini ai gusti del bambino e rispettose dei suoi desideri e che vadano a lavorare sulle difficoltà specifiche del suo profilo di sviluppo in maniera integrata e globale.

Quali sono i suoi obiettivi – Qualunque sia la difficoltà o la disabilità di cui è affetto il bambino, sarà cura della Terapista individuare come obiettivo principe il raggiungimento del più alto grado di autonomia per il paziente, rispetto all’ambiente che vive. La Terapia si propone quindi, in presenza di rischi evolutivi o di una patologia conclamata, di scardinare e riorganizzare i meccanismi relativi a: il comportamento, la motricità globale, la motricità fine, le compentenze grafiche e simboliche e le compentenze comunicativo-liguistiche del bambino.

Quali patologie tratta
– Le patologie di interesse neuropsichiatrico dell’Età Evolutiva che la Terapista è abilitata a trattare, sono le seguenti:

Disturbi Specifici di Linguaggio: tutti disturbi relativi alla produzione e alla comprensione del linguaggio verbale. Difficoltà a livello fonologico, a livello semantico, morfosintattico, logico-narrativo. Ad esempio i bambini affetti da tali disturbi in età precoce (3-6 anni) hanno difficoltà nell’articolare le parole e nell’organizzare le frasi, viceversa possono avere problemi nel comprenderle. Hanno difficoltà nell’organizzare piccoli racconti e nel connettere in sequenza fatti e processi logici. Possono essere predittivi dei Disturbi di Apprendimento

Disturbi Specifici di Apprendimento: sono i disturbi riguardanti le competenze relative all’organizzazione del linguaggio scritto, relative alla lettura e al calcolo. Si manifestano in assenza di difficoltà cognitive, relazionali e motorie. In maniera meno specifica si possono manifestare anche difficoltà di apprendimento generiche, comunque fortemente invalidanti per l’alunno.

Disturbi Pervasivi dello Sviluppo: comprendono i Dist. dello Spettro Autistico,  il Dist. di Asperger, il Dist. Disintegrativo dell’Infanzia, la Sindrome di Rett, l’Autismo Atipico o NAS. Si differenziano in vari profili clinici, le caratteristiche generiche di questi bambini  sono: interessi molto ristretti e stereotipati, difficoltà nella relazione e nell’uso del linguaggio.

Ritardo mentale: bambini con funzionamento intellettivo inferiore alla media. Questi bambini manifestano difficoltà nell’acquisizione e generalizzazione di  varie compentenze. Hanno inoltre notevoli difficoltà nella cura e nella gestione della propria persona  e nell’adattamento alla società e nelle relazioni.

Disturbo di Coordinazione Motoria: difficoltà in tutte le azioni quotidiane che richiedono coordinazione motoria. Sono bambini spesso goffi, non autonomi nel vestirsi, disordinati, con difficoltà nella grafia e nel disegno, scoordinati e con scarse prestazioni sportive

Ritardo motorio: ritardo nell’acquisizione delle tappe motorie. Ad esempio bambini che  imparano a stare seduti autonomamente o a camminare in ritardo rispetto agli altri bambini.

Ritardo sensomotorio: ritardo nell’acquisizione delle tappe motorie e di alcune compentenze specifiche tra 0 e 3 anni. Ad esempio bambini che imparano più tardi rispetto agli altri bambini a manipolare gli oggetti, a gattonare, a comunicare ecc…

Disturbi motori, neuromotori e sindromi genetiche: disturbi legati alla motricità, relativi a diverse patologieevidenziatesi durante la gravidanza, durante o dopo il parto. Es.: Paralisi Cerebrali Infantili, distrofie muscolari, disturbi degenerativi del sistema nervoso, malattie e sindromi genetiche, malattie dismetaboliche, ecc…

ADHD/ADD: disturbi caratterizzati da difficoltà a mantenere l’attenzione, con associata o meno iperattività. Questi bambini ad es. sono spesso irrequieti, hanno difficoltà a concentrarsi su un compito, non sanno rispettare i turni quando si parla o si gioca, hanno sempre bisogno di muoversi.

Il servizio di Neuro e Psicomotricità è coordinato per Mens Sana dalla Dr.ssa Letizia Gila e disponibile nelle nostre sedi.

Per maggiori informazioni o semplicemente per un consiglio potete inviare una email a info@mens-sana.biz.
Per fissare un primo incontro potete telefonare allo 06 8339 0682.