ferrariUn cervello diverso, capace di far raggiungere velocità da capogiro senza uscire di strada. A mostrare le differenze cerebrali, prove scientifiche alla mano, è Giulio Bernardi, un giovane medico dottorando dell’Unità operativa di Biochimica clinica del dipartimento di medicina di laboratorio e diagnostica molecolare (entrambi diretti dal professor Pietro Pietrini) dell’azienda ospedaliera di Pisa.Utilizzando la risonanza magnetica funzionale Bernardi, con uno studio che gli è valso un riconoscimento dall’Organization for Human Brain Mapping (Ohbm), ha studiato i meccanismi cerebrali che sottendono l’elaborazione dell’informazione visuo-motoria nel cervello di piloti di Formula 1 e di soggetti naive, ovvero non esperti. I risultati dello studio mostrano dunque che i piloti di Formula 1 hanno una diversa connettività funzionale tra distinte regioni cerebrali implicate nei processi visuo-motori. Dati che sembrano suggerire ‘circuiti’ cerebrali diversi in individui con particolari abilità, quali appunto i piloti. E che potrebbero essere d’aiuto non solo a chi corre in pista.”Questi risultati – spiega Pietro Pietrini, del dipartimento che ha messo a segno la ricerca nonché ex presidente del Comitato scientifico della Ohbm – hanno importanti implicazioni anche per lo sviluppo di strategie riabilitative in pazienti con ictus o altri danni cerebrali”. La ricerca di Bernardi è stata condotta in collaborazione con il dipartimento di medicina interna dell’Aoup e con Formula Medicine di Viareggio.

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uomo-obeso È la pancia il vero cruccio dei trentenni. Con i primi caldi scatta, anche per gli uomini, la caccia all”aiutino’ per presentarsi il più possibile in forma all’appuntamento con l’estate. E i maschi italiani, soprattutto dai 30 ai 40 anni, si fanno sempre meno problemi a presentarsi negli studi del chirurgo plastico per correre ai ripari senza necessariamente ricorrere al bisturi. Un atteggiamento più disinvolto nei confronti dei ‘ritocchi’ e trattamenti estetici in linea con i dati di altri Paesi. Secondo l’American Society Plastic Surgery, tra le maggiori associazioni di medicina e chirurgia estetica d’oltreoceano, il mondo maschile nel 2010 ha rappresentato quasi il 10% dell’intero mercato legato alla medicina estetica, con un aumento del 45% negli ultimi dieci anni. “Gli uomini – spiega Sofia Zafiropoulou, direttore sanitario del Centro Medico Turati di Milano – hanno sempre maggiore cura del loro corpo e, se necessario, non disdegnano fare ricorso a qualche ritocchino per migliorare il proprio aspetto. In molti casi sono gli stessi interessati a chiedere di eliminare il grasso in eccesso sul girovita; non mancano però uomini che vengono spinti delle rispettive mogli o compagne a rimettersi in forma”. E come tradizionalmente ormai accade alle loro compagne, per evitare il ricorso ad interventi di chirurgia plastica invasiva, anche i maschi ricorrono, soprattutto in primavera, a tecniche più soft, sottoponendosi a cicli di trattamenti dal medico estetico.”Buoni risultati si hanno – continua Zafiropoulou – abbinando due tecniche consolidate e senza rischi, la radiofrequenza e gli ultrasuoni, e controllando l’alimentazione, nell’arco di un mese si può eliminare la pancetta”.

Da Adnkronos Salute

psicoanalisiUna psicoterapia può ridurre i tic legati alla sindrome di Tourette, disordine neurologico caratterizzato proprio da movimenti ed espressioni involontarie ripetute. Un gruppo di ricercatori canadesi, guidati da Marc Lavoie del Centro di ricerca Fernand-Seguin, ospedale Louis-H. Lafontaine di Montreal, ha scoperto che una terapia cognitivo comportamentale può essere in alcuni casi anche più efficace di un farmaco. Secondo lo studio, pubblicato su Journal of Cognitive Therapy, l’approccio psicoterapeutico ha effetti positivi anche sul comportamento, sui pensieri e sull’attività cerebrale. Oggi la sindrome di Tourette colpisce tra lo 0,05% e il 3% dei bambini in età scolare. La ricerca, realizzata per il momento su 24 persone, potrebbe avere ripercussioni importanti per i futuri trattamenti. “Il nostro lavoro – dice Marc Lavoie – è il primo ad aver dimostrato gli effetti fisiologici di una terapia cognitivo-comportamentale in questo tipo di pazienti. Servono però altri studi, su un numero di pazienti più vasto, per confermare i risultati”.

Da Adnkronos Salute

volantino copia

Sabato 7 Maggio, dalle ore 17 alle ore 19

Via Labicana 62, Roma

Da cosa dipende la scelta del partner? Cosa ci tiene uniti a Lui o a Lei?
Paola Vertucci e Paola Mazzoni, psicologhe esperte in terapia di coppia e familiare ne parlano insieme a noi, svelandoci le dinamiche più nascoste che fanno nascere, e durare, una coppia.

Per prenotazioni: paolavertucci@hotmail.it mazzonipaola@ymail.com

dietaRoma, 31 mar. (Adnkronos Salute) – “Il Tribunale di Roma, con la sentenza 3527 del 18 febbraio 2011, ha affermato che il biologo può solo suggerire o consigliare profili nutrizionali finalizzati al miglioramento dello stato di salute e mai, in nessun caso, può prescrivere una dieta come atto curativo, che rimane sempre un’attribuzione esclusiva del medico”.

E’ quanto evidenzia l’Ordine provinciale dei medici, chirurghi e odontoiatri di Roma, che “difende la centralità e l’esclusività dell’atto medico: ora un’ulteriore recente sentenza di un Tribunale ribadisce entrambe”.

 

Secondo l’Ordine – riporta una nota – numerose sono le invasioni di campo da parte di profili professionali non medici che determinano incertezze nei cittadini, con rischio di minore tutela della salute e anche di notevole incremento di costi economici. “Di fatto – avverte il presidente dell’Ordine, Mario Falconi – sta saltando definitivamente quel modello di assistenza che ha sempre individuato nel medico l’unico legittimo protagonista dell’atto medico. Continuiamo a pensare che i numerosi profili professionali non medici siano una ricchezza per l’intero sistema sanitario, ma ognuno deve esercitare nell’ambito delle proprie competenze”.

Anche l’Ordine nazionale dei Biologi – sottolinea la nota – ha tentato di ottenere in un’aula di giustizia un pronunciamento che potesse attribuire, seppur indirettamente, alla categoria professionale dei biologi, competenze esclusive del medico, nella fattispecie inerenti la prescrizione di diete. Il Tribunale di Roma ha respinto l’istanza. La controversia – ricostruisce l’Ordine – era nata dalla citazione in giudizio del professor Eugenio Del Toma che sulle pagine di un quotidiano, dedicate alla salute, aveva replicato all’affermazione di una lettrice, la quale sosteneva che “un biologo nutrizionista può svolgere la sua professione in totale autonomia senza la presenza del medico”.

Per l’accademico chiamato in causa invece tale affermazione contrastava “con il buon senso, ancor prima che con altre fondamentali leggi sulla professione medica e quindi sull’esercizio abusivo della professione”. Per la parte promotrice del giudizio – si legge ancora nel comunicato – ciò era bastato per ritenere diffamata la categoria dei biologi: da qui la richiesta di risarcimento del danno all’onore e al decoro professionale.

Nella causa era intervenuto l’Ordine provinciale dei medici, chirurghi e odontoiatri di Roma, sostenendo, appunto, la centralità dell’atto medico anche in merito alla prescrizione della dieta per un paziente; a tale proposito aveva anche richiamato il parere del ministro della Salute del 15 dicembre 2009 che attribuisce la competenza di tale prescrizione esclusivamente al medico e riconosce al biologo solo la possibilità di elaborare e determinare (quindi non prescrivere) diete.”In questi anni sono stati numerosi i tentativi, anche di natura giudiziaria – commenta Falconi – per rimettere in discussione la centralità dell’attività del medico a tutela della salute del cittadino.

Nella fattispecie, consentire ai biologi di sostituirsi ai medici nella prescrizione di diete avrebbe significato demolire la figura del medico stesso quale garante del bene-salute, dotato di autonomia, potestà decisionale e responsabilità anche legale. Questa sentenza, anche se non ancora passata in giudicato, costituisce un precedente di cui i giudici non potranno non tener conto nel caso di eventuali analoghe controversie”.