Il Centro Terapeutico Europeo di Torri Rignano sull’Arno, organizza la seconda edizione del concorso a premi “ArtisticaMenteArtistica MenteArtisticaMente”. In gara opere artistiche (pittura, poesia, ceramica, fotografia, artigianato) realizzate da persone diversamente abili. Le premiazioni avverrano ad ottobre e dicembre 2010. Per iscriversi al concorso c’è tempo fino al 15 settembre ed è necessario contattare il C.T.E. al numero 0558305262 oppure con una email: coopcte@cte.fi.it specificando nell’oggetto “iscrizione ad artisticamente”. E’ possibile inviare un massimo di due opere per categoria, corredate da titolo e dalla descrizione della tecnica usata che dovranno essere consegnate entro il 30 settembre.

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Roma, 25 novembre 2018

paneamore_sanitaSecondo uno studio inglese le riduzioni radicali alla spesa socio-sanitaria in tempo di crisi aumentano la mortalità tra i cittadini

I sistemi sanitari dell’Europa lamentano budget in crisi, annunciano “sforbiciate” selvagge alla spesa sanitaria. Uno studio pubblicato online sul British Medical Journal da un team di ricercatori britannici ha valutato i dati sanitari relativi a 15 Paesi europei – Italia inclusa – tra il 1980 e il 2005.

Secondo il team diretto da David Stuckler dell’Università di Oxford (GB), i tagli alla spesa sanitaria adottati in tempo di crisi da numerosi Paesi europei per ridurre i deficit, si traducono – scrivono gli scienziati – “in un parallelo aumento del rischio di morte per cause legate a malattie collegate a questioni sociali, come cardiopatie e patologie da abuso di alcolici. Dunque, nonostante i Governi possono pensare di proteggere la salute salvaguardando i budget sanitari, la spesa in questo campo è importante per il benessere e la stessa sopravvivenza della popolazione”.

Sono stati analizzati i dati sulla spesa sociale (investimenti per asili nido, assistenza disabili e anziani, pensioni e maternità) e sanitaria (ricoveri, farmaci, interventi chirurgici) dal 1980 al 2005 in 15 Paesi europei, registrando le relazioni tra salute e spesa. Quello che hanno concluso i ricercatori è stato che quando l’esborso è elevato, i tassi di mortalità calano, e viceversa. Sulla base di alcuni modelli matematici i ricercatori stimano che per ogni riduzione di 70 sterline (circa 85 euro) a persona nella spesa socio-sanitaria, aumenti del 2,8% la mortalità legata all’alcol e dell’1,2% quella da malattie cardiovascolari.

Se queste proiezioni si dovessero rivelare esatte, vorrebbe dire che anche tagli modesti possono avere un impatto significativo sulla salute. Sembra invece che ridurre le spese in altri settori, come quello militare, non abbia un impatto così negativo sulla salute, oltre che rappresentare una buona fonte per diminuire le tasse o aumentare gli investimenti in salute pubblica o istruzione. «L’analisi rivela che la gente comune può arrivare a pagare il prezzo finale dei tagli di budget – concludono gli autori – che potenzialmente possono costare loro la vita». Non crediamo che i politici italiani ed europei daranno peso a questo studio, ma siamo certi che il peso dei tagli e i sacrifici sulle spalle della popolazione avranno un peso ben più alto di qualsiasi ipotetico guadagno.

“Un giorno, senza alcun preavviso o motivo, mi sentii terrorizzata. Avevo tanta paura, ho pensato che stavo per morire. Mi batteva il cuore e la testa mi girava. Vorrei non avere queste sensazioni, mi capitano almeno ogni due settimane. Penso ogni volta di diventare pazza.”

“Gli attacchi? Più ne ho avuti, più ne ho avuto paura. Vivevo sempre nella paura. Non sapevo quando avrei potuto avere un altro attacco. Sono diventato così pauroso che non volevo lasciare la mia casa”.

“Per me, un attacco di panico è una vera esperienza violenta. Mi sento staccata dalla realtà. Mi sento come se stessi perdendo il controllo in modo estremo. Il mio cuore batte davvero forte, mi sento come non riuscissi a riprendere fiato, e provo una sensazione opprimente come se tutto precipitasse su di me. “

“Tutto è cominciato 10 anni fa, quando ero appena laureata e ho iniziato un nuovo lavoro. Ero seduta ad un seminario di lavoro in un hotel e questa cosa è venuta fuori dal nulla. Mi sembrava di morire. “

“Tra gli attacchi c’è il timore e l’ansia che stia per accadere di nuovo. Ho paura di tornare in luoghi in cui ho avuto un attacco. In qualunque posto io vada, per sentirmi al sicuro dal panico, devo sapere sempre di poter ricevere assistenza immediata”.
Il disturbo di panico è una vera e propria malattia che può essere curata con successo. Essa è caratterizzata da improvvisi attacchi di terrore, di solito accompagnati da sensazione un cuore in gola, sudorazione, debolezza o vertigini. Durante questi attacchi, le persone con disturbo di panico possono aver caldo o sentire freddo, le loro mani possono formicolare o essere intorpidite, potrebbero verificarsi sensazioni di nausea, dolore al torace, o soffocamento. Gli attacchi di panico producono solitamente un senso di irrealtà, paura di morte imminente, o la paura di perdere il controllo.

Il timore di questi sintomi fisici inspiegabili è anch’esso un sintomo di disturbo di panico. Persone che hanno attacchi di panico a volte credono di avere attacchi di cuore, credono di star diventando pazzi, o di essere sul punto di morte. Non possono prevedere quando o dove si verificherà un attacco, e tra gli episodi passano molto tempo a preoccuparsi intensamente e vivono nel terrore del prossimo attacco.

Gli attacchi di panico possono verificarsi in qualsiasi momento, anche durante il sonno. Un attacco di solito raggiunge il picco entro 10 minuti, ma alcuni sintomi possono durare a lungo.

Il disturbo di panico colpisce circa 6 milioni di europei adulti ed è due volte più comune nelle donne. Gli attacchi di panico spesso iniziano nella tarda adolescenza o all’inizio dell’età adulta, ma non in tutti coloro i quali hanno esperienze di attacchi di panico si svilupperà un disturbo di panico. Molte persone hanno un solo attacco e non ne hanno mai un altro. La tendenza a sviluppare attacchi di panico sembra essere ereditaria.

Le persone che hanno un disturbo, cioè ripetuti attacchi di panico possono provare molto disagio per la loro condizione e dovrebbero cominciare un trattamento prima di iniziare ad evitare luoghi o situazioni in cui gli attacchi di panico si sono verificati. Per esempio, se un attacco di panico è successo in un ascensore, una persona con disturbo di panico può sviluppare una paura degli ascensori che potrebbe influenzare la scelta di un lavoro o un appartamento, e limitare la vita intera di quella persona (nonchè la scelta di un medico o di una struttura sanitaria per la cura del suo disturbo).

Le vite di alcune persone diventa così limitate che le normali attività vengono evitate, come ad esempio fare la spesa o guidare. Circa un terzo si chiude in casa o è in grado di affrontare una situazione temuta soltanto se accompagnata da un coniuge o da un’altra persona di fiducia. Quando la condizione progredisce fino a questo punto, si parla di agorafobia.

Il trattamento precoce può spesso prevenire l’agorafobia, ma le persone con disturbo di panico a volte possono andare da un medico all’altro per anni e visitare diversi Pronto Soccorso più volte, prima che qualcuno diagnostichi correttamente la loro condizione. Questo è un peccato, perché il disturbo di panico è uno dei più curabili di tutti i disturbi d’ansia, risponde in molti casi ai farmaci o alla psicoterapia cognitiva, che contribuisce a modificare i modelli di pensiero che portano alla paura e all’ansia.

Il disturbo di panico è spesso accompagnato da altri gravi problemi, come la depressione, l’abuso di droghe, o alcolismo. Tali condizioni devono essere trattate separatamente.

Presso i nostri centri sono disponibili trattamenti integrati (terapia farmacologica e/o psicoterapia cognitivo comportamentale) per la cura del Disturbo di Panico.

Per maggiori informazioni o semplicemente per un consiglio potete inviare una email a info@mens-sana.biz.
Per fissare un primo incontro potete telefonare allo 06 8339 0682.

attacco-di-panicoLe persone con disturbo di panico hanno attacchi improvvisi e ripetuti di paura che durano per diversi minuti (circa dieci), talvolta più a lungo. Questi episodi sono chiamati attacchi di panico. Gli attacchi di panico sono caratterizzati da un timore di un imminente disastro, dalla paura di perdere il controllo o di morire. Una persona può anche avere una forte reazione fisica, ad esempio la sensazione di un attacco di cuore. Gli attacchi di panico possono verificarsi in qualsiasi momento, e molte persone si preoccupano per questo e temono la possibilità di avere un altro attacco.

Una persona con disturbo di panico può scoraggiarsi e vergognarsi perché può non riuscire più ad esercitare le normali routine, come andare al supermercato, o guidare una macchina o un motorino. Avere un disturbo di panico può anche interferire con la scuola o con il lavoro.
Quali sono i sintomi del disturbo di panico?
Le persone con disturbo di panico hanno:

Improvvisi e ripetuti attacchi di paura.
La sensazione di essere fuori controllo nel corso di un attacco di panico.
La sensazione che le cose non sono reali.
Una preoccupazione intensa di quando il prossimo attacco accadrà.
Una paura o l’evitamento di luoghi in cui gli attacchi di panico si sono verificati in passato.
Sintomi fisici, tra cui:
– Cuore in gola e palpitazioni,
– Sudorazione,
– Debolezza, svenimento o capogiri,
– Sensazione di un getto d’acqua calda o un brivido freddo,
– Formicolio o intorpidimento alle mani,
– Dolore al petto,
– Sensazione di nausea o mal di stomaco.

Se hai questi sintomi, rivolgiti al medico. Ti sarà di aiuto.

Quando esordisce il disturbo di panico?

Il disturbo di panico spesso inizia nella tarda adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Più donne che uomini hanno disturbi di panico. Ma non tutti coloro che hanno esperienze di attacchi di panico svilupperà poi il disturbo di panico. Molte persone avranno un solo attacco di panico isolato e non il disturbo, ovvero un susseguirsi di attacchi.

Esiste un aiuto?

E’ possibile aiutare le persone con disturbo di panico. In realtà, è uno dei disturbi d’ansia più curabile. In primo luogo, una persona dovrebbe recarsi dal medico per discutere i sintomi o sensazioni che sta vivendo. L’elenco dei sintomi in questa pagina può essere una guida utile quando si parla con il medico. Il medico farà un esame per verificare che un altro problema fisico non sia la causa dei sintomi. Il medico potrai poi consigliare la visita di uno specialista come uno psichiatra.

I farmaci possono aiutare a ridurre la gravità e la frequenza degli attacchi di panico, ma possono richiedere qualche settimana per iniziare ad essere efficaci. Solo un medico può prescrivere farmaci. Diversi tipi di farmaci sono usati per trattare il disturbo di panico. Solitamente si utilizzano gli antidepressivi, meno frequentemente le benzodiazepine e i beta bloccanti.

La psicoterapia con uno specialista psicoterapeuta può aiutare le persone ad imparare a controllare i sintomi di un attacco di panico e ad affrontare le paure ad esso connesse.

Perché la gente si ammala di disturbo di panico?

Il disturbo di panico ricorre a volte in famiglie, ma nessuno sa per certo perché alcune persone lo hanno, mentre altri no. Quando le sostanze chimiche nel cervello non raggiungono un certo livello, si innescano alcune modificazioni cerebrali che possono portare ad avere attacchi di panico. Per questo motivo i farmaci contribuiscono spesso alla risoluzione dei sintomi, perché aiutano le sostanze chimiche del cervello a tornare al giusto livello e a ripristinare i normali equlibri cerebrali.

Presso i nostri centri sono disponibili trattamenti integrati (terapia farmacologica e/o psicoterapia cognitivo comportamentale) per la cura del Disturbo di Panico.

Per maggiori informazioni o semplicemente per un consiglio potete inviare una email a info@mens-sana.biz.
Per fissare un primo incontro potete telefonare allo 06 8339 0682.

carlo ciccioliLa riforma della legge 180 rientra nel programma di Governo votato nel 2008, mi sono sentito personalmente con il presidente Berlusconi”. Cosi’ il deputato Pdl e vice presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Carlo Ciccioli, primo firmatario della proposta di legge ”Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica”, replica al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine del convegno ”Andare oltre la legge 180 nella direzione dei pazienti e delle loro famiglie”.

Secondo Fazio rivedere la legge 180 su malati psichiatrici, la legge Basaglia, si puo’ e anzi si deve, perche’ “l’attuale situazione non funziona”, ma senza modificare l’attuale regime di Trattamento sanitario obbligatorio con l’istituzione di un Tso prolungato. Sicuramente, ha ammesso il ministro, “l’attuale situazione non funziona, e dobbiamo mettere riparo a un quadro che ha come punto negativo la grande difformita’ delle situazioni regionali.

Ciccioli ha spiegato che si tratta ”di una legge di iniziativa parlamentare e il ministro puo’ andare in minoranza”.

La proposta di legge prevede il trattamento sanitario obbligatorio prolugato, ma, ha aggiunto Ciccioli, ”nessuno vuole ricostruire alcun tipo di ospedale psichiatrico. La legge 180 non e’ una cattiva legge, ma una legge mutilata, c’e’ un vuoto normativo”.

La Proposta di Legge e’ in discussione in Commissione e, ha aggiunto Ciccioli, ”entro luglio vorremmo chiudere per calendarizzarla in aula a settembre. Al suo interno si chiede di recuperare il 2% dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) per la psichiatria, attualmente e’ il 4-5%, si arriverebbe dunque al 7%”.

Fazio, stizzito, ha replicato che la posizione del Governo si basa sul parere di numerosi psichiatri, e che la legge 180 si puo’ modificare senza toccare l’attuale regime di Tso. Di fronte a nuove interruzioni, il ministro ha interrotto il suo intervento e visibilmente contrariato ha lasciato la sala.

La posizione di Fazio, ha ribadito Ciccioli, “e’ minoritaria, e il ministro puo’ essere messo in minoranza”

Fonte: 
Asca, Agi