sessuologoMolte persone hanno difficoltà sessuali delle quali non hanno mai avuto il coraggio di parlare con nessuno; inconvenienti, preoccupazioni e angosce tenute nascoste per lunghi periodi. Spesso delle problematiche sessuali non se ne parla, per mancanza di consapevolezza rispetto al problema o semplicemente per una questione di pudore. Il sessuologo clinico ha una duplice funzione perché non solo può aiutare a superare delle difficoltà, ma ha anche le competenze per fornire delle informazioni adeguate. E’ un professionista che può essere uno psicologo, uno psicoterapeuta o un medico abilitato all’esercizio della professione che ha conseguito un corso di formazione biennale (consulente in sessuologia) o quadriennale (sessuologo clinico). E’ una figura che si occupa delle problematiche sessuali  che possono accompagnare l’individuo sin dai primi momenti dello sviluppo psicosessuale, ma che possono anche presentarsi durante una relazione di coppia. L’aiuto del sessuologo può essere richiesto quando si vive disagio e malessere o si soffre per una situazione che impedisce o rende dolorosa l’esperienza sessuale; può occuparsi sia del singolo individuo che della coppia.

Una buona consulenza e/o terapia sessuologica può:

–    Permettere di ricostruire la fiducia nelle proprie possibilità e capacità sessuali
–    Fornire informazioni per affrontare e risolvere i problemi della vita quotidiana che possono coinvolgere ed influenzare la sessualità di un uomo, di una donna, o di una coppia
–    Aiutare a trovare o ritrovare il desiderio e il piacere
–    Consentire il raggiungimento del benessere sessuale proprio e del partner
–    Aiutare a superare momenti di stallo nella coppia
–    Stimolare le coppie aiutandole a migliorare e rinnovare le abitudini sessuali e ad utilizzare strategie per vivere una sessualità più soddisfacente

Inoltre il sessuologo fornisce un valido sostegno e formazione nei casi di:

–    Sostegno alla genitorialità (adolescenza, disabilità e tanto altro)
–    Malattie Sessualmente Trasmissibili
–    Omosessualità, transessualismo, transgenderismo e disturbi dell’identità di genere
–    Scelta contraccettiva maschile e femminile;
–    Sterilità e nuove tecniche di fecondazione assistita;
–    Abuso e molestia sessuale;
–    Parafilie e devianza sessuale.

E’ bene specificare che la terapia sessuologica è estremamente attiva, prevede infatti la prescrizione di mansioni (compiti) che la coppia, o il singolo, esegue a casa. Si discutono in seduta i risultati raggiunti o le problematiche emerse. Le mansioni favoriscono esperienze sessuali e sviluppano conoscenza e comprensione sia da un punto di vista cognitivo che emotivo ed esperienziale.  La coppia agisce diversamente migliorando il modo di stare insieme, la complicità, il contatto emotivo e fisico. Si deve sapere che la maggior parte dei problemi sessuali sono di origine psicologica, e le cause organiche sono rare, ma possono essere  concomitanti e perciò non deve essere mai trascurata  l’assoluta necessità di un consulto precauzionale con  il medico. E’ fondamentale per questo motivo l’utilizzo di un approccio integrato che prevede un lavoro d’èquipe formata da figure professionali diverse, ma che utilizzano un linguaggio comune.

Non esiste un target specifico a cui il sessuologo può essere utile. Un giovane può chiedere una consulenza perché può capitare, a causa di un apprendimento non adeguato e di informazioni approssimative, che si trovi ad affrontare situazioni imbarazzanti; la coppia che ha necessità di riscoprirsi, di comunicare ed esprimersi liberamente nella sessualità per superare blocchi o resistenze emotive; individui in avanti con l’età che sono alla ricerca di una “nuova” sessualità, della possibilità di manifestarla o in caso contrario perché hanno subito un grave lutto.

I risultati della terapia sessuale sono molto incoraggianti, dal momento che nel 80% dei casi il disturbo scompare.

Mens Sana offre un nuovo servizio di Sessuologia a cura della Dott.ssa Ilaria Desimone. Per informazioni o per prendere un appuntamento potete mandare una email a desimone.psico@gmail.com oppure chiamare il 3386114516

 

tempo al sonnoQuanto deve durare un rapporto sessuale? E’ davvero possibile definire i tempi al di sotto e al di sopra dei quali le cose non funzionano più?
Una buona sessualità include qualunque modalità di condivisione del piacere che favorisca la soddisfazione personale e di coppia che prescinde dalla durata del rapporto sessuale stesso. I film mostrano spesso una sessualità impulsiva, penetrativa e con prestazioni sessuali perfette. Per fortuna chi ha un minimo di esperienza sessuale piacevole sa che le cose variano molto e dipendono da moltissimi fattori soggettivi e relazionali.

Importanti ricerche ci permettono di sfatare il mito della “maratona sessuale” alla quale TV e cinema ci hanno abituati e di allontanare “lo spettro della patologia”. Quanto deve o non deve durare il rapporto sessuale lo decide la coppia, perché fare l’amore non è una gara, ma un momento di intimità e di piacere reciproco. È necessario ricordare che la durata dell’atto sessuale è notevolmente diversa da coppia a coppia e dipende dalla scambievolezza dei singoli individui.

A tal proposito, il Journal Sexual Medicine, una delle più prestigiose riviste scientifiche, ci fornisce alcune risposte: il sesso dovrebbe durare dai 3 ai 13 minuti; se il sesso dura meno di un minuto si può parlare di eiaculazione precoce. Un altro recente studio ha cercato di fare chiarezza relativamente alla tematica “eiaculazione precoce”. Secondo la ricerca, effettuata da un team australiano, a soffrire di questo disturbo sarebbe il 3% della popolazione maschile in età adulta, contrariamente a studi precedenti che stimavano percentuali fra il 25 e il 30%. Chi soffre di eiaculazione precoce, secondo i ricercatori, manifesta il problema fin dal primo rapporto sessuale e il raggiungimento dell’orgasmo deve verificarsi sempre sotto il minuto.  Un’altra ricerca condotta da 50 ricercatori della Society for Sex Therapy and Reserch di Washington, ha decretato che un rapporto sessuale che supera i 13 minuti è a “rischio noia”.

Per chiarimenti e approfondimenti:

Dott.ssa Ilaria Desimone, psicologa e sessuologa.
Cel: 3386114516

boccheL‘anatomia nella sessualità non è tutto. Abbiamo a che fare con una sfera che include psiche, cultura, educazione, emozioni ed esperienze, oltre al gusto personale. E non solo: gli organi erettili in funzione si modificano e si trasformano di dimensioni in una maniera variabile nei vari individui e pure nello stesso, secondo l’entità dell’esperienza. Per cui quello che a riposo non è palpabile, nell’eccitazione risulta più o meno vistosamente palpabile con una varietà individuale notevole e questo l’anatomia non lo può evidenziare. Di fatto molte donne per motivi diversissimi amplificano il loro sentire e la loro conoscenza di sè con l’esperienza.

Spesso è la donna più matura, con uomo esplorante quella che arriva alla consapevolezza di un’area sensibile, che piace intensamente, sempre di più, in alcuni casi in modo esplosivo. E a volte l’esplosione porta ad una pioggia, calda e confortante, del piacere totale. Esistono, punto G ed eiaculazione femminile, ma non a tutte capita di farne conoscenza, forse perchè non tutte hanno anatomicamente questa area e/o non tutte sanno come avvicinarsi ad essa. Questo non vuol dire che chi non ha avuto un incontro ravvicinato con tale entità viva una sessualità di privazione, anzi.

La questione del punto G, è tuttora controversa, poiché questo non è da intendere come fosse un bottone, ma è un’area situata nella parete anteriore della vagina che risulta essere (come appare evidente nelle ecografie) un residuo prostatico e che per molte donne è un’area particolarmente sensibile. Altre forse, non ne sono dotate e quindi non rilevano una particolare risposta alla stimolazione specifica. Gli studi anatomo-fisiologici della risposta sessuale femminile sono partiti in grande ritardo rispetto a quelli maschili (come pure lo studio di eventuali sussidi farmacologici che possano aiutare nei differenti problemi femminili).

Riguardo all’inesistenza del punto G sia i resoconti clinici che la testimonianza di molte donne sostengono che, almeno in parte, ci sia un fondamento non solo dell’area negata da alcuni, ma anche, forse per una minoranza di donne, di avere un’eiaculazione al momento dell’orgasmo che sottoposta ad analisi chimica non risulta essere una perdita di urine e contiene anche PSA (antigene prostatico specifico).

Per chiarimenti e approfondimenti:

Dott.ssa  Ilaria Desimone, psicologa e sessuologa per Mens Sana
Cel: 3386114516

familyI diritti sessuali sono diritti umani fondamentali ed universali.

La dichiarazione del 13° Congresso Mondiale di Sessuologia del 1997 a Valencia in Spagna è stata rivista e approvata  dall’assemblea generale dell’Associazione Mondiale di Sessuologia (WAS), il 26 Agosto, 1999 al 14° Congresso Mondiale di Sessuologia, Hong Kong, Repubblica Popolare Cinese.

Dichiarazione dei diritti sessuali: la sessualità è parte integrante della personalità di ogni essere umano. Il suo pieno sviluppo dipende dalle soddisfazioni dei bisogni umani basilari come il desiderio di contatto, intimità, espressione emozionale, piacere, tenerezza e amore. Si costruisce attraverso l’interazione tra l’individuo e le strutture sociali. Il pieno sviluppo di questa é essenziale per il benessere individuale, interpersonale e sociale.

I diritti sessuali sono diritti umani universali basati sulla libertà, sulla dignità e sull’ uguaglianza propri di ogni essere umano. Dato che la salute é un diritto umano fondamentale, la salute sessuale deve essere un diritto umano basilare. Per assicurare lo sviluppo di una sessualità sana negli esseri umani e nelle società, i diritti sessuali seguenti devono essere riconosciuti, promossi, rispettati e difesi da tutte le società con ogni mezzo. La salute sessuale é il risultato di un ambiente che riconosce, rispetta ed esercita questi diritti  sessuali:

1. Il diritto alla libertà sessuale
La libertà sessuale comprende la possibilità della piena espressione del potenziale sessuale degli individui ed esclude tutte le forme di coercizione, sfruttamento ed abuso sessuale in qualsiasi momento e situazione della vita.

2. Il diritto all’autonomia, all’integrità ed alla sicurezza sessuali del corpo.
Questo diritto include la facoltà di prendere decisioni autonome sulla propria vita sessuale all’interno del contesto, dell’etica personale e sociale. Comprende anche la capacità di controllo e di piacere dei nostri corpi liberi da torture, mutilazioni e violenza di qualsiasi tipo.

3. Diritto alla privacy sessuale.
Comprende il diritto a decisioni e comportamenti individuali nell’ambito della propria intimità finché questi non interferiscono nei diritti sessuali degli altri.

4. Diritto all’uguaglianza sessuale.
Questo diritto si riferisce alla libertà da tutte le forme di discriminazione a prescindere da: sesso, genere, orientamento sessuale, età, razza, classe sociale, religione o limitazioni fisiche o emotive.

5. Il diritto al piacere sessuale.
Il piacere sessuale, incluso l’autoerotismo, è fonte di benessere fisico, psicologico, intellettuale e spirituale.

6. Il diritto all’espressione delle emozioni sessuali.
L’espressione sessuale va oltre il piacere erotico o l’atto sessuale. Tutti gli individui hanno diritto ad esprimere la propria sessualità attraverso la comunicazione, il contatto, le espressioni emozionali e l’amore.

7. Il diritto alle libere associazioni sessuali.
Si riferisce alla possibilità di sposarsi o meno, di divorziare o di stabilire altri tipi di i sessuali responsabili.

8. Il diritto di prendere decisioni riproduttive, libere e responsabili.
Questo comprende il diritto di decidere se avere o meno figli, il numero e l’intervallo di tempo tra i figli, e il diritto all’accesso pieno ai metodi di regolazione della fertilità.

9. Il diritto all’informazione sessuale basata sulla conoscenza scientifica.
Questo diritto implica che l’informazione sessuale debba essere generata attraverso il processo d’indagine scientifica libera e morale, e diffusa appropriatamente a tutti i livelli sociali.

10. Il diritto all’educazione sessuale integrale.
Questo é un processo che inizia dalla nascita e dura tutta la vita e che dovrebbe coinvolgere tutte le istituzioni sociali.

11. Il diritto alla cura della salute sessuale.
La cura della salute sessuale deve essere disponibile per la prevenzione e il trattamento di tutti i problemi, le preoccupazioni e le disfunzioni sessuali.

Per chiarimenti e approfondimenti:

Dott.ssa  Ilaria Desimone, psicologa e sessuologa.